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lyrics
chiamatemi Ismaele, io do caccia alle balene
per calmare le mie pene e per farvi stare bene
sto con le pantere nere, i ribelli del quartiere,
gli immigrati, i fuori sede, gli operai del cantiere
ho, incubi sauditi, sogni esauriti
perso nelle reti, sto con i falliti
geniali dilettanti in selvaggia parata
è solamente una questione privata
sopra il foglio come Beppe Fenoglio
ho gemme di nichilismo e armi a doppio taglio
sto, in barca senza remi al largo senza remore
tra dire e fare una frattura grave come tibia e perone
disdicevole, ingoio il presente
mi sbronzo d'amaro, poi torno tra la gente
fra facce di bronzo, musi lunghi e Visigoti
sto con gli occhi pieni e i bicchieri sempre vuoti
Per calmare le mie pene, e per farvi stare bene
io do caccia alle balene, chiamatemi Ismaele
Per calmare le mie pene, e per farvi stare bene
io do fuoco alle galere, chiamatemi Ismaele
né santo né poeta, sono un navigatore
sono stanco e senza meta, sopra questo galeone
né Papa né pappone, pirata per passione
ammazzare il tempo è la mia unica missione
guardati da me, ciò che dico è deleterio
quelli come me, non van presi mai sul serio
sono parte del problema, contro parte del rimedio
controbatto all'italiano, contrabbando con criterio
nell'essere incompleto, spacco al millesimo
se vuoi delle risposte, chiedi al cristianesimo
mi muovo con il vento, mi nutro di risata
periferia sincera e teppaglia raffinata
cambio spesso scarpe, esco poco dal paese
cerco un bilocale in zona, a 500 euro al mese
metto buio sulla tela, come Caravaggio
ogni confessione è un tentato sabotaggio